Dolci

Zeppole di San Giuseppe

La tradizione è tradizione! Allora non le vuoi preparare due Zeppole di San Giuseppe?

Zeppole di San Giuseppe

Al forno e fritte, come prevede la tradizione, questo dolce compare nelle vetrine di forni e pasticcerie nel periodo in cui festeggiamo San Giuseppe il 19 Marzo. Divenuta poi la festa del papà, questa festività e la sua tradizione ha radici lontane.

Nell’antica Roma il 17 marzo si celebravano le “Liberalia”, feste in onore delle divinità del vino e del grano. Per omaggiare Bacco, il vino scorreva a fiumi e per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano delle frittelle di frumento. Per San Giuseppe, che ricorre solo due giorni dopo, la fanno da protagoniste le discendenti di quelle storiche frittelle: le zeppole di san Giuseppe. Si racconta che i friggitori napoletani si esibivano pubblicamente nell’arte del friggere le Zeppole davanti alla propria bottega, disponendovi tutto l’armamentario necessario, un vero finger-food! Come molti dolci napoletani anche questo sembra avere origine conventuale, forse nel convento di San Gregorio Armeno, ma c’è anche chi ne attribuisce “l’invenzione” alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore, le famose monache ad ogni festività inventavano un dolce diverso.

Altra legenda narra della preparazione di frittelle durante i cosiddetti “riti di purificazione agraria” quando vengono accesi in molti paesi del meridione dei grandi falò per salutare la fine dell’inverno. Oggi l’inverno sembra aver allentato la morsa e così perché non salutarlo anche noi con questa preparazione? Pronti? Partiamo!

Per circa 16 zeppole:

250 gr di acqua

150 gr di burro

un pizzico di sale

250 gr di farina

5 uova medie

Per la crema pasticcera:

150 gr di tuorlo d’uovo (sono circa 8 rossi di uova medie)

150 gr di zucchero

una stecca di vaniglia

400 gr di latte intero

100 gr di panna fresca

25 gr di amido di mais

20 gr di amido di riso

Per decorare:

amarene

zucchero al velo

Iniziamo preparando la pasta choux per le zeppole, la ricetta è lievemente diversa da quella del pofiteroles. In una pentola faccio sciogliere acqua e burro, quando inizia a fare le prime bollicine unire la farina tutta insieme, girare rapidamente e togliere dal fuoco. Far amalgamare il tutto fino a a quando l’impasto si straccherà dalle pareti della pentola. Rimettere sul fuoco e fate cuocere per un paio di minuti sempre mescolando. Fate raffreddare bene. Aggiungere un uovo alla volta, leggermente sbattuto, non aggiungere il successivo se il precedente non è stato del tutto inglobato. Mettiamo il tutto in una sacca da pasticceria con un beccuccio a fiore per fare la classica decorazione. Adagiate due cerchi sovrapposti di impasto, il secondo leggermente più verso l’interno a chiudere  il cerchio. Cuocere in forno a 200° per 10 minuti poi per altri 10 minuti a 180°. Non aprire prima della fine. Fate raffreddare bene.
Prepariamo la crema pasticcera: montiamo i tuorli con lo zucchero e aggiungiamo i semi di vaniglia. Sempre montando aggiungiamo le farine. In una pentola portiamo a leggero bollore la panna e il latte e versiamo sopra l’impasto di uova, non toccare. Il calore farà rompere lo strato di impasto e solo allora dovrete mescolate energicamente fino ad ottenere la consistenza desiderata, ci vorranno un paio di minuti.
Potete decorare le zeppole con crema o solo in superficie o, molto più golosamente, spaccandole a metà e metterne anche all’interno. finire con zucchero al velo e un’amarena! auguri a tutti i papà e a tutti i Giuseppe!

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1 commento

  1. […] La base alla vaniglia è una torta soffice e umida, un classico della pasticceria anglosassone con tanto di burro all’interno, ma che vi devo dì, se bisogna essere felici che sia per davvero! Il frosting invece è estremamente semplice e veloce, perfetta anche per altre preparazioni. Io l’ho usata per farcire dei bignè usando la ricetta delle zeppole. […]

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