Tradizione vuole che la viglia di Natale si mangi il pesce, o meglio, si eviti la carne. L’astinenza da carne è uno dei 5 precetti della Chiesa Cattolica. In tempi molto antichi era una pratica più severa e restrittiva, abbracciava più giorni della settimana e prevedeva la rinuncia anche alle uova e latticini. Con la riforma protestante divenne il segno di distinzione tra i cattolici e i protestanti. Oggi giorno , la Chiesa con la conferenza episcopale Italiana, ha mutato in termini questa astinenza, rendendolo un atto di mortificazione e di rinuncia da attuarsi i venerdì di Quaresima, proprio in ricordo della passione di Cristo. Rimane comunque, nelle tradizioni delle feste principali, Natale e Pasqua, l’utilizzo di pesce nei menù prefestivi. Nella mia città e nella mia famiglia, la sera della vigilia, si preparava il sugo di magro, ossia un sugo con tonno e olive che veniva preparato con della pasta lunga. Oggi, la ricetta della mia nonna, è stata leggermente modificata da me per creare i Troccoli al sugo di magro.
Per preparare questo primo piatto della tradizione, per 4 persone, avrete bisogno di:
- 1 confezione da 500 gr di Troccoli Maffei
- 1 fetta di tonno fresco (circa 250 gr)
- 1 spicchio d’aglio
- 1 peperoncino intero
- 2 alici sott’olio
- olio
- salsa di pomodoro rustica (io ho usato quella fatta in casa)
- 2 cucchiai di succo di limone
- pepe
- zenzero
- sale
- peperoncino macinato
- 10 olive verdi (io ho usato la tenera ascolana)
[…] ha proposto una veste festosa hai piatti, e cosa si associa alle feste meglio di un calice? Dopo i Troccoli al sugo di magro della vigilia, serviti nel borgogna, è la volta di una ricetta della tradizione natalizia: il […]
[…] Nel menù della mia famiglia ci sono molti piatti della tradizione dai tortellini in brodo al sugo di magro per la vigilia. Quest’anno, però, voglio dare il mio contributo con un antipasto diverso o […]